a. Le parole pronunciate da Dio
(Giobbe 2:2-3) E Jahvè disse a Satana: Hai tu notato il mio servo Giobbe? Non ce n’è un altro sulla terra che come lui sia integro, retto, tema Iddio e fugga il male. Egli si mantiene saldo nella sua integrità benché tu m’abbia incitato contro di lui per rovinarlo senza alcun motivo.
(Giobbe 2:6) E Jahvè disse a Satana: “Ebbene esso è in tuo potere; soltanto, rispetta la sua vita”.
b. Le parole pronunciate da Satana
(Giobbe 2:4-5) E Satana rispose a Jahvè: “Pelle per pelle! L’uomo dà tutto quel che possiede per la sua vita; ma stendi un po’ la tua mano, toccagli le ossa e la carne, e vedrai se non ti rinnega in faccia”.
c. Il modo in cui Giobbe affronta la prova
(Giobbe 2:8-10) E sua moglie gli disse: “Ancora stai saldo nella tua integrità? Ma lascia stare Iddio, e muori!”. E Giobbe a lei: “Tu parli da donna insensata! Abbiamo accettato il bene dalla mano di Dio, e rifiuteremmo d’accettare il male?” — In tutto questo Giobbe non peccò con le sue labbra.
(Giobbe 3:3) Perisca il giorno ch’io nacqui e la notte che disse: “È concepito un maschio!”. Continua a leggere “Satana tenta ulteriormente Giobbe (ulcere maligne compaiono su tutto il corpo di Giobbe)” →